L’offensiva trumpiana sulle tariffe rappresenta un vero cambiamento di regime economico, dalle conseguenze pervasive e durature. Anche nel medio termine: ora bisognerebbe concordare circa 50 nuovi accordi commerciali in meno di due mesi. Uno scenario aggravato dalla mancanza di una strategia coerente
Il “Liberation Day” di Trump, segnato dall’annuncio delle famigerate “tariffe reciproche”, non è stato solo uno shock per i governi, mercati e le imprese nel mondo, ma rappresenta un vero cambiamento di regime economico, dalle conseguenze pervasive e durature. A questo protezionismo si sono aggiunte le ricadute di una politica estera che ha minato alleanze storiche degli Stati Uniti. Per ritrovare un simile punto di rottura nella storia americana, bisogna risalire allo Smoot-Hawley Act del Presi



