Dagli egoismi a un programma unico

Eccesso di pluralismo, le fatiche di Sisifo della sinistra multiforme

I leader delle opposizioni, Riccardo Magi, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Elly Schlein e Nicola Fratoianni, insieme sul palco dell'ultima festa di Avs
I leader delle opposizioni, Riccardo Magi, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Elly Schlein e Nicola Fratoianni, insieme sul palco dell'ultima festa di Avs

Pluralismo è ricchezza, ma bisogna saperlo sfruttare. Sarebbe sbagliato chiedere alle opposizioni di appiattirsi abbandonando temi cari e importanti per l’elettorato, ma se non riescono ad elaborare una credibile prospettiva di governo, il futuro loro e dei loro elettori sarà gramo

Da qualche tempo, forse più che nel recente passato, per intenderci ai tempi dei governi guidati da Berlusconi, le opposizioni italiane si (rap)presentano all’elettorato e all’opinione pubblica in maniera frammentata e particolaristica, conflittuale al loro interno, improponibili come governanti. In parte consapevolmente e deliberatamente, in parte anche, va detto, con egoismo e insipienza, sembrano avere deciso che ciascuna di loro rappresenta una sua parte di elettorato, che a ciascuna di loro

Per continuare a leggere questo articolo