Dagli Stati Uniti alla Germania

Siete pronti per la prossima crisi? Arriva l’inflazione

  • Se l’inflazione sale, presto o tardi la banca centrale americana, la Federal Reserve, dovrà ridurre il suo sostegno all’economia.
  • Che i prezzi siano destinati a correre è convinzione di molti economisti: gli stimoli fiscali dell’amministrazione Biden stanno spingendo l’economia americana sopra il suo potenziale.
  • In Europa la situazione non è molto diversa. Già oggi in Germania, paese che ha un certo peso nelle scelte di politica monetaria, i prezzi aumentano più del 2 per cento all’anno e l’esponente tedesca nel board della Bce, Isabel Schnabel, ha detto che la Bce non ridurrà il sostegno monetario agli stati anche se l’inflazione tedesca dovesse superare il 3 per cento.

Dopo l’ultimo anno e mezzo abbiamo una limitata capacità di sopportare altre cattive notizie, ma abbiamo anche imparato che certi problemi è meglio affrontarli prima che sia troppo tardi. Per ridurre i danni. E allora affrontiamo questa cattiva notizia: sta tornando l’inflazione, una tassa occulta che in Italia non ricordiamo neanche più, visto che da un ventennio l’euro ha garantito una sostanziale stabilità dei prezzi. Ieri però Wall Street ha avuto sussulti di nervosismo: una serie di indi

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