- La recente polemica sui valutatori scelti dal Governo riecheggia episodi simili del passato recente e più lontano
- È stato legittimamente posto il tema di un potenziale conflitto di interesse di chi tra i valutatori riceve finanziamenti di cui non è nota l’origine. Non pare esservi stata però altrettanta attenzione in altri casi nei quali la valutazione è affidata allo stesso soggetto che beneficia del trasferimento di risorse pubbliche per investimenti
- Finora il pregiudizio dei valutatori è stato più a favore che contro la spesa pubblica e la pregiudiziale antiliberista sembra un eccesso di zelo
La lettera degli economisti che Domani ha pubblicato qualche giorno fa mi suscita alcune riflessioni che vorrei condividere con i nostri lettori. Prima di tutto, le carte in tavola. Sono un ricercatore dell’Istituto Bruno Leoni e un paio di anni fa ho fatto parte del gruppo di lavoro che fu incaricato dall’allora ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli di predisporre le analisi costi-benefici di alcune “grandi opere”. Anche in quell’occasione non mancarono le polemiche. Eravamo tutti m



