- I mafiosi votano, oramai lo sanno tutti. Soprattutto la ‘ndrangheta che ha dimostrato di saper indirizzare le preferenze in Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio, come i fatti dell’ultimo decennio hanno ampiamente dimostrato.
- La crisi della classe dirigente è una crisi nazionale, come dimostra l’eccezionalità del governo Draghi, e in Calabria è amplificata e complicata per la storia recente della regione.
- I mafiosi devono sentire che sono disprezzati. Vorrei che il mafioso avvertisse su di sé il fatto che la sua persona fa tanto schifo che il candidato a cui si appresta a dare i voti non li potrà accettare né chiedere pubblicamente.
I mafiosi votano, oramai lo sanno tutti. Soprattutto la ‘ndrangheta che ha dimostrato di saper indirizzare le preferenze in Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio, come i fatti dell’ultimo decennio hanno ampiamente dimostrato. E dunque bisogna scoraggiare in ogni modo questo voto nelle imminenti elezioni comunali di Milano, Bologna, Roma. Nessuno si può chiamare fuori. È un problema che riguarda tutti. Per evidenti ragioni la Calabria, di cui pochi s’occupano in tempi normali, acquista in questa tor



