- I mafiosi votano, oramai lo sanno tutti. Soprattutto la ‘ndrangheta che ha dimostrato di saper indirizzare le preferenze in Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio, come i fatti dell’ultimo decennio hanno ampiamente dimostrato.
- La crisi della classe dirigente è una crisi nazionale, come dimostra l’eccezionalità del governo Draghi, e in Calabria è amplificata e complicata per la storia recente della regione.
- I mafiosi devono sentire che sono disprezzati. Vorrei che il mafioso avvertisse su di sé il fatto che la sua persona fa tanto schifo che il candidato a cui si appresta a dare i voti non li potrà accettare né chiedere pubblicamente.
L’eclissi dei partiti apre nuovi spazi ai clan: idee per cambiare
04 luglio 2021 • 12:00