- Il dato che più salta agli occhi, quello del rifiuto delle urne da parte degli elettori d’Oltralpe, è di fatto il più controverso sul piano dell’interpretazione.
- Il grado di disaffezione verso la democrazia, oggi misurabile in termini di diffidenza e indifferenza, potrebbe tradursi, in momenti di crisi, in contestazioni aperte e virulente del “sistema” nel suo insieme.
- Le cifre del 27 giugno 2021 ridimensionano la credibilità di molte analisi del maggio 2017, quando si era sentenziata la morte dei partiti. I Républicains, già all’indomani del mezzo trionfo, hanno però dato prova della persistente spaccatura delle loro anime. Di qui alla presidenziale, malgrado i soli dieci mesi di distanza, molto, se non tutto, potrebbe essere rimesso in discussione.
Il secondo turno delle elezioni regionali sta già creando una forte discussione tra i commentatori francesi, concentrati soprattutto su tre aspetti del risultato emerso dalla consultazione: l’astensione massiccia, giunta al 65,7 per cento; il netto successo del partito post-gollista dei Républicains, con circa il 39 per cento dei (non molti) voti espressi; la riconferma pressoché totale al loro posto dei presidenti di regione uscenti, o dei successori da loro pubblicamente designati. Tre punt



