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Fratelli tutti: ecco di cosa parlerà la nuova enciclica del papa

Distanziamento sociale in piazza San Pietro - Foto LaPresse - AP
Distanziamento sociale in piazza San Pietro - Foto LaPresse - AP

Bergoglio attinge a san Francesco per il documento più importante, che riprendere i temi della pandemia e dell’incontro con l’islam nella storica visita negli Emirati arabi del 2019

  • La nuova enciclica di papa Bergoglio prende titolo da un paragrafo delle Admonitiones di san Francesco: per la seconda volta è lui che gli presta un incipit e il papa, anche per questo, va a firmare l’enciclica il 3 ottobre , luogo simbolo del dialogo interreligioso.
  • L’enciclica è uno strumento tipico del papato moderno per prendere posizione su una agenda teologica o politica: è stato così nella storia degli ultimi due secoli ed è così anche per questa enciclica bergogliana sulla fraternità e l’amicizia sociale.
  • L’enciclica ha due origini: da un lato la dichiarazione sulla fratellanza umana di Abu Dhabi del 2019; dall’altro la pandemia.

Omnes fratres, cioè Fratelli tutti: si chiamerà così l’enciclica che papa Francesco firmerà il 3 ottobre ad Assisi. Formalmente è la terza, ma (se si esclude Lumen Fidei – sottoscritta per di rispetto verso il predecessore Joseph Ratzinger che l’aveva quasi completata) è solo la seconda volta che Jorge Bergoglio ricorre a questo genere letterario. E, come già fu per Laudato si’, si fa prestare l’incipit da san Francesco: stavolta dalla Ammonizione VI datata attorno al 1221 e contenuta nel codice

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Distanziamento sociale in piazza San Pietro - Foto LaPresse - AP

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