La norma che vieta l’accesso ai seminari agli omosessuali che papa Francesco difende così strenuamente, risale al 2005 e cioè ai primi mesi del pontificato di Benedetto XVI. Se il testo è spaventosamente superficiale, la sua applicazione è ancora peggiore
Il linguaggio è importante, ma non è tutto. Non è che, per fare qualche esempio, se si usano parole gentili e un tono educato si è autorizzati a praticare l’antisemitismo o il razzismo. Per questo è interessante, nel polverone sollevato dalla frase del papa dinanzi all’assemblea dei vescovi italiani, andare a vedere che cosa è davvero in gioco, al di là dell’espressione squallida e omofoba adoperata dal pontefice. La norma che vieta l’accesso ai seminari agli omosessuali che Francesco difende co



