- La cordata Caltagiorne-Del Vecchio vuole scalzare Donnet, appoggiato da Mediobanca, e ne critica la gestione, al di sotto delle potenzialità della società, definendo Generali “un leone addormentato” (riferendosi al leone di San Marco nel logo societario).
- Una critica condivisibile stando al rapporto tra il valore di borsa e il patrimonio, indicatore di come il mercato valuta le potenzialità di crescita: 0,9 per Generali, rispetto alla media di 1,4 di Allianz, Axa e Zurich, solitamente prese a riferimento.
- La valutazione di borsa di Generali, inferiore alle principali concorrenti, è dunque causata della minore redditività prospettica. Ma la ricetta della cordata alternativa a Donnet/Mediobanca - acquisizioni, taglio dei costi e cambio di governance – è altrettanto criticabile.
Facendo propria una celebre metafora, il Financial Times ha invitato gli investitori a turarsi il naso e votare alla prossima assemblea di Generali per la lista del consiglio di amministrazione, con Philippe Donnet attuale amministratore delegato. Ma, comunque vada, possiamo essere certi che non sia un bello spettacolo. La cordata Caltagiorne-Del Vecchio vuole scalzare Donnet, appoggiato da Mediobanca, e ne critica la gestione, al di sotto delle potenzialità della società, definendo Generali



