- Finché era marginale e pressoché ininfluente, il partito che conserva nel suo simbolo la fiamma tricolore si è potuto permettere ampie incursioni in questo secondo campo, adesso può ancora farlo?
- I conservatori europei le consentirebbero di continuare ad avere posizioni radicali? E se si moderererà, riuscirà a tenere i voti sottratti alla Lega di Salvini?
- Sul territorio riuscirà a costruire una classe amministrativa e ad amalgamare i transfughi arrivati da Forza Italia e altri partiti di centrodestra?
Che Giorgia Meloni sia in questa fase l’astro in ascesa nel firmamento politico italiano, nessuno può metterlo in dubbio. Lo dimostrano la costante crescita dei consensi elettorali per il suo partito, ben visibile nella recente tornata regionale, l’attenzione della stampa di molti paesi, la recente nomina a presidente del partito dei Conservatori e riformisti europei e, last but not least, i frequenti attestati di stima che le vengono rivolti da ambienti esterni (e talora ostili) al centrodestr



