- L’ex presidente delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto è stata radiata per avere gestito come un affare di famiglia i miliardari patrimoni di mafia messi sotto sequestro.
- In primo grado è stata condannata a 8 anni e 6 mesi di reclusione. Ora si sta svolgendo il processo d’appello.
- Nella sua requisitoria la procuratrice generale di Caltanissetta, Lia Sava, ha insistito molto sulla genesi dell’inchiesta. Ma l’impressione è che Sava non abbia sufficientemente valutato nella sua pienezza e complessità la vicenda Saguto. Né l’affare Montante.
Chi deve appuntarsi al petto la medaglia di carnefice? Chi le ha creato il vuoto attorno mentre altri tacevano? Chi l’ha colpita e affondata? In Sicilia, in questi giorni, si contendono i brandelli di un simbolo della magistratura italiana. La vittima di cui si parla non è una qualunque ma è la “zarina di Palermo”, la potentissima ex presidente delle misure di prevenzione del tribunale Silvana Saguto, radiata per avere gestito come un affare di famiglia i miliardari patrimoni di mafia messi s



