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Un governo ostile alla concorrenza e ai consumatori

  • Dalla carne coltivata ai tassisti, dai balneari all’uso dei contanti, i rappresentanti della maggioranza si schierano sempre dalla parte delle aziende e dei padroncini ignorando completamente gli interessi dei consumatori.
  • Le liberalizzazioni non compaiono mai nei discorsi dei politici di destra. Non si parla delle gare per i servizi pubblici locali, a costo di incagliare il Pnrr, né del rinnovo delle concessioni nel settore idroelettrico o in quello delle acque minerali, o della possibilità di favorire le forze del mercato nella distribuzione di carburanti e di farmaci.
  • Si perde così una doppia occasione: avvicinare la politica alla massa degli elettori, com’era accaduto ai tempi delle lenzuolate di Bersani. E dare slancio alla crescita dell’economia.

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