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Il governo non fa fare al parlamento il suo mestiere

LaPresse / Roberto Monaldo
LaPresse / Roberto Monaldo
  • In Parlamento, il momento più importante non è il voto, ma quello del dibattito: è lì che si arriva al compromesso, unico frutto maturo di una democrazia. Ma il governo preferisce che si parli poco, e che si arrivi subito al voto, senza troppe storie.
  • Da ultimo, c’è stata la conversione con contenuti eterogenei del decreto c.d. «Milleproroghe», denunciata da Mattarella; ma prima già l’approvazione del bilancio con questione di fiducia, uno strumento cui il governo fa (troppo) spesso ricorso. E la «ghigliottina», per far approvare in tempo il decreto sul rave party.
  • Il Governo non ce la fa a rispettare il parlamento, i suoi tempi, le sue regole, la sua funzione – che è quella di “parlamentare”, da ‘parlare’. É tempo perso: bisogna che i treni arrivino in orario.

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