Il certificato verde

Green pass, cosa prevede il decreto per i luoghi di lavoro: novità e criticità

  • Alcuni profili del decreto-legge che impone l’obbligo di “green pass” nei luoghi di lavoro - modificato nel testo definitivo rispetto a quello già circolato - necessitano di chiarimenti. Nel settore privato le verifiche “a campione” sono rimesse ai datori di lavoro, ma a differenza del settore pubblico mancano parametri cui essi possano adeguarsi.
  • La violazione dell’obbligo di possedere ed esibire il pass è sanzionata con la sospensione dello stipendio, senza conseguenze disciplinari e con la conservazione del posto di lavoro. Per altra via, comunque, potrà arrivarsi pure al licenziamento. Per le aziende con più di 15 dipendenti sorgono dubbi sulla sostituibilità di chi sia assente ingiustificato per mancanza di pass.
  • Ancora una volta, manca trasparenza sui presupposti del provvedimento, nonché sull’obiettivo da conseguire, ottenuto il quale l’obbligo di “green pass” possa cessare. Occorre rendere conto delle scelte, anche e soprattutto se “politiche”.

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