- Il linguaggio usato da Grillo nel video a difesa del figlio ha il triste merito di farci ricordare che cosa è stato il grillismo delle origini e quanto rozza e potenzialmente eversiva sia la cultura politica su cui si basa (ancora) il M5s.
- In ritardo su tutti anche l’“avvocato-del-popolo-trasformatosi-in-riformatore” del M5s si è svegliato e ha inanellato qualche commento più di circostanza che di sostanza. Questo silenzio dovrebbe essere sufficiente per rimettere in discussione un dialogo PD-M5s.
- Oppure ci dobbiamo aspettare che in base al principio dell’uno vale uno e le conseguenti ‘sostituzioni’ di responsabilità (personale e politica) si potranno surrogare, per dire, anche i diritti politici? Anche le istituzioni democratiche?
Sullo squallore culturale e la pochezza politica dell’intervento di Beppe Grillo a difesa del figlio Ciro accusato di stupro tanto è già stato scritto e detto. L’arretratezza culturale e l’ignoranza istituzionale di quei pochi minuti riassumono plasticamente come sulla questione di genere e sul tema del patriarcato il lavoro da fare in Italia sia immenso. Ma questo già lo si sapeva. Il linguaggio usato da Grillo nel suo video, però, ha il triste merito di farci ricordare che cosa è stato il gri



