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Guerra in Ucraina e non solo: chi ha paura del debito pubblico italiano?

  • A fine 2021, il debito pubblico italiano aveva raggiunto i 2.700 miliardi, circa il 150 per cento del Pil. È quindi lecito domandarsi se la crisi energetica, il ritorno dell’inflazione e la guerra in Ucraina possano riproporre in futuro il problema della sua sostenibilità. 
  • Secondo molti analisti e commentatori la risposta è negativa, e considerano l’attuale allargamento dello spread sopra i 200 punti solo una reazione alla forte volatilità dei mercati a seguito della guerra.
  • Mai io penso che sarebbe un grave errore dare per scontata la sostenibilità del nostro debito e pensare non vi sia alcun rischio di una crisi finanziaria che ci veda all’epicentro.

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