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I diritti garantiti solo sulla carta: l’altro scandalo del caso Regeni

  • Nel 2014 un referendum ha approvato una nuova costituzione della Repubblica araba d’Egitto che a detta di molti osservatori ha il pregio di ampliare la sfera dei diritti e delle libertà. 
  • Disposizioni simili, sempre più dettagliate, sono presenti in tutte le costituzioni dell’ultimo mezzo secolo, compresa quella cinese del 1982.
  • Se quei princìpi nel mondo democratico occidentale hanno vigore, nella gran parte dei paesi, in Asia, Africa, America Latina, Europa dell’Est, a quei princìpi solennemente sanciti dalle carte costituzionali non corrisponde alcuna concreta realtà.

LLo strazio per il corpo martoriato di Giulio Regeni non ha requie, né cessano le sdegnate reazioni ai comportamenti oltraggiosi del governo egiziano e all’atarassia di quello italiano. Di possibili intrecci e retroscena, degli interessi economici implicati, di ipotetiche faide interne egiziane e dei loro collegamenti europei, ha scritto lucidamente Giorgio Meletti su Domani del 14 dicembre. Chi vivrà vedrà. Intanto Giulio Regeni non c’è più. Nell’attesa che qualche gesto salvi la nostra dignità

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