- Nel 2016 Marina Abramović raccontò di aver abortito tre volte, volontariamente, perché il lavoro di artista non lascia spazio alla maternità.
- Abramović parlò non tanto del tempo necessario per crescere un figlio, quanto dell’energia presente nel corpo: il suo corpo ha energie limitate, disse, e se lei fosse diventata madre avrebbe dovuto indirizzare parte di queste energie altrove.
- I figli sono un generatore di responsabilità, oltre che un investimento emotivo, ma il discorso vale anche per altri tipi di vicissitudini esistenziali, vale anche per chi non è genitore ma ha legami e obblighi. In questo caso la creatività vive negli spazi ricavati con fatica.
Nel 2016 Marina Abramović raccontò di aver abortito tre volte, volontariamente, perché il lavoro di artista non lascia spazio alla maternità. “Avere figli sarebbe stato un disastro per il mio lavoro”. Questa dichiarazione, come ci si può aspettare, non piacque a tutti, ma non è il motivo per cui mi colpì. Abramović parlò non tanto del tempo necessario per crescere un figlio, quanto dell’energia presente nel corpo: il suo corpo ha energie limitate, disse, e se lei fosse diventata madre avrebbe



