- C’è sempre un senso politico, magari non intuitivo, nella scelta del premio Nobel per l’economia che spiega perché vengono scelti certi economisti proprio in un certo anno.
- Il contesto della pandemia e della sfida di prendere decisioni di politiche pubbliche sulla base di dati difficili da decifrare, rende perfetto il tempismo del riconoscimento assegnato a David Card (Berkeley), Joshua Angrist (Mit) e Guido Imbens (Brown).
- In modi diversi e complementari, Card, Angrist e Imbens hanno permesso all’economia di avvicinarsi al rigore delle scienze naturali e sperimentali.
C’è sempre un senso politico, magari non intuitivo, nella scelta del premio Nobel per l’economia che spiega perché vengono scelti certi economisti proprio in un certo anno, magari decenni dopo che i loro contributi sono diventati pilastri della ricerca. Il contesto della pandemia e della sfida di prendere decisioni di politiche pubbliche sulla base di dati difficili da decifrare, perché influenzati da molte variabili non tutte osservate, rende perfetto il tempismo del riconoscimento assegnato



