- Il sottosegretario Amendola ha annunciato la liberazione di Ikram Nazih. E’ una vicenda che, insieme ai nostri lettori, ci siamo presi molto a cuore in un momento in cui sembrava interessare poco agli altri.
- Una giovane 23enne con doppia nazionalità, italiana e marocchina, che scopre in aeroporto a Marrakech di essere stata accusata di blasfemia per un post satirico su Facebook.
- La sua liberazione arriva come un piccolo segnale di speranza in giorni molto cupi nei quali il cinismo rischia di soppiantare il desiderio di giustizia che per anni ha animato tanti attivisti in paesi difficili e coloro che ne raccontavano l’impegno nei media.
I giornali non amano dare buone notizie, hanno la fama di vendere poco. Ma per una volta dobbiamo fare un’eccezione, perché il sottosegretario agli Affari europei Vincenzo Amendola ha annunciato la liberazione di Ikram Nazih. E’ una vicenda che, insieme ai nostri lettori, ci siamo presi molto a cuore in un momento in cui sembrava interessare poco, perché il tema politico era stato sollevato soltanto dalla Lega. Una giovane 23enne con doppia nazionalità, italiana e marocchina, che scopre in



