- A cosa serve l’App Immuni? Di certo serve ad «allertare le persone che siano entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi». E dopo cosa accade?
- Una circolare del ministero della Salute prevede che un tampone venga effettuato ai “contatti stretti” solo se sintomatici. Ma così si interrompe il tracciamento: senza positività certa, non si può inserire il codice nel suo cellulare e allertare i soggetti che egli possa aver contagiato.
- La circolare prevede l’isolamento anche nel caso di tampone negativo effettuato a un “contatto stretto”: perché non lo si dice con piena trasparenza?
A cosa serve la app Immuni? La domanda è semplice, ma le risposte sono confuse. Può essere utile, dunque, non solo chiarire, ma anche spiegare disposizioni forse non note a tutti. Immuni è il nome di una app che serve ad «allertare le persone che siano entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi», come recita il decreto-legge (numero 28, articolo 6) che l’ha introdotta. E una circolare del ministero della Salute del 29 maggio scorso precisa che «le funzionalità̀ principali del



