- Il professore dell’Università di Siena Giovanni Gozzini copre di insulti triviali la leader di Fratelli d’Italia e viene giustamente sospeso. Tutti ricevono insulti sui social, Meloni sceglie di dare grande visibilità all’episodio e ottiene trasversale solidarietà.
- Come Matteo Salvini, Giorgia Meloni usa spesso i suoi social per presentarsi come vittima di campagne ostili, così da legittimare il linguaggio aggressivo e gli attacchi alle minoranze.
- Se sei sotto attacco, tutto diventa lecito: e infatti Fratelli d’Italia si è rifiutata di votare la risoluzione europea di censura per l’assalto a Capitol Hill e continua a lanciare messaggi all’elettorato nostalgico del fascismo.
Due torti non fanno una ragione. Un certo professor Giovanni Gozzini insulta Giorgia Meloni in una discussione digitale, si lambicca su quali siano le parole adatte per segnalare la distanza tra la leader di Fratelli d’Italia e il nuovo premier Mario Draghi. Oltre alla volgarità, questo storico, ordinario dell’Università di Siena, dimostra anche una certa povertà di argomentazione, si riduce a insulti volgari come “rana dalla bocca larga”, “scrofa” e “pesciaiola”. Insulti gratuiti e squallidi,



