- Chiederci oggi un sacrificio per qualcosa che ci tornerà utile tra 50 anni sembra una pessima strategia di marketing, ma è una scelta che ci viene presentata spesso
- Di fronte all’offerta del futuro ci troviamo inoltre con due opposti modelli di “acquirenti”: da un lato chi considera il progresso come un orizzonte inesorabile, dall’altro chi ne ha paura perché colpito dalle privazioni insopportabili che esso può causare.
- Dovremmo ricordarci però che il progresso non è “inesorabile”, ma plasmato da noi e allo stesso tempo costruirlo prestando ascolto ai timori di coloro che si sentono minacciati
Il compito della politica non è venderci il futuro ma aiutarci a immaginarlo
23 luglio 2023 • 15:27