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Il conto degli aiuti di stato, prima o poi arriva. E lo paghiamo noi

  • La Commissione europea proroga al 30 giugno l’allentamento delle norme sugli aiuti di Stato, data la perdurante emergenza sanitaria che si riflette in gravi danni all’economia.
  • L’Italia sta vivendo i minori vincoli agli aiuti di Stato come una sorta di “indennizzo” dopo anni austerità vera e presunta, ma il rischio è quello di tornare a prima del mercato unico europeo, quando abbiamo posto le basi della nostra perdita di competitività, salvando aziende e settori in declino irreversibile.
  • Dietro la retorica di innovazione e tutela ambientale, resta quindi il rischio di ripetere gli errori del passato ed ampliare il nostro ritardo verso altri paesi sviluppati.

La Commissione europea ha posto in pubblica consultazione le proposte di modifica alla disciplina temporanea degli aiuti di stato, introdotta lo scorso 19 marzo per sostenere l’economia a fronte della pandemia di Coronavirus. L’allentamento delle norme sugli aiuti pubblici era prevista scadere il prossimo 31 dicembre ma sarà prorogata di sei mesi. La finalità originaria era il sostegno alla liquidità delle aziende di fronte al collasso di fatturato causato dall’emergenza sanitaria. La proro

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