L’analisi del provvedimento

Il decreto del governo Draghi sulle riaperture riapre poco e male

  • Il decreto-legge fa retromarcia rispetto alla scuola in presenza preannunciata da Draghi in conferenza stampa. Alle superiori, è garantita la presenza minima al 50 per cento nella zona rossa, ma la percentuale, nell’ambito di determinati intervalli sarà fissata dai Presidi.
  • Le norme sulle riaperture nel settore della ristorazione danno un segnale di svolta, senza consentirla in concreto.
  • Il “coprifuoco” resta vigente fino al 31 luglio, ma sarà rivisto a breve, anche a causa di pressioni politiche e regionali, quindi il problema è destinato a decadere.

È stato emanato il decreto-legge sulle riaperture. I contenuti erano stati anticipati in conferenza stampa la settimana scorsa. Su queste pagine erano già stati posti dubbi su alcuni profili, rimandando la valutazione al testo ufficiale, che tuttavia ne fa sorgere anche altri. Le scuole «Tutte le scuole di ogni ordine e grado riaprono completamente in presenza nelle zone gialle e arancione, mentre nelle zone rosse (…) in parte in presenza e in parte a distanza». Così il presidente del Consi

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