Il presidente della Russia e quello degli Usa hanno in comune l’obiettivo di disgregare l’Europa. L’Est punta in maniera occulta sugli stati. E da noi sui due partiti “pacifisti”
Il 25 aprile di ottant'anni fa si spense il flagello che aveva devastato l'Europa ed il mondo con una guerra che aveva provocato milioni di morti, profughi e popoli senza patria. Allora, fra il 1945 e il 1947, nel biennio della riflessione, le forze che avevano abbattuto il nazifascismo discussero di quel germe, così radicato negli ordinamenti sociali, politici ed economici. Si usò l’efficace espressione: “ciò che è avvenuto può ripetersi”. Si poteva ripetere quel clima di tensione, di guerra e



