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Il decreto sotto l’albero di Natale certifica il flop di governo e regioni nella seconda ondata

  • A pochi giorni da Natale, due settimane dopo il Dpcm del 3 dicembre che già aveva regolamentato il periodo festivo, un nuovo decreto legge sancisce misure ancora più restrittive. Le zone rosse e arancioni funzioneranno “a intermittenza”, come le lucine sull’albero di Natale.
  • Non ci sono evidenze che dal 3 dicembre, data dell’ultimo Dpcm, la situazione sia peggiorata, anzi. Ma nei giorni scorsi la gente si è affollata per le compere natalizie, attratta anche dal cashback. Non era vietato andare in giro, ma alla fine la colpa è ricaduta su chi l’ha fatto.
  • Le persone si erano organizzate, avevano pure sostenuto esborsi finanziari, sulla base di quanto disposto dal Dpcm del 3 dicembre. Non è serio creare affidamento nelle regole adottate, e poi disattenderle all’ultimo momento, se gli indicatori di rischio non sono cambiati.

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