La pace senza vincitori è un esercizio difficile. La storia ne è testimone. Quel che emerge dal vertice é l’esemplificazione della debolezza del piano di Trump basato sulle concessioni preventive e sull’illusione che le relazioni personali possano sostituire la dura realtà della politica di potenza. Una diplomazia senza pressione concreta, militare ed economica, rischia di essere sterile o addirittura controproducente
La pace senza vincitori è un esercizio difficile. La storia ne è testimone. Woodrow Wilson ha impiegato quasi due anni per negoziare la fine della prima guerra mondiale, a cui è arrivato grazie alla vittoria degli Alleati avvenuta nel frattempo sul campo; ne servirono invece oltre due agli americani per siglare la fine della guerra di Corea; e furono necessari a Kissinger e Nixon ben tre anni e mezzo di negoziazioni per terminare la Guerra del Vietnam. Le trattative sono sempre fatte di sali e



