Neanche il più raffinato cervello analogico avrebbe previsto che il migliore alleato dei partiti conservatori sarebbe stata l’Ia
Sul profilo ufficiale di Fratelli d’Italia sono state pubblicate delle vignette generate con l’intelligenza artificiale che ricordano una puntata di Holly e Benji. La fuoriclasse, in questo caso, è Meloni: in uno stadio gremito di italianissimi tifosi marca stretti gli avversari Schlein, Conte e un terzo giocatore che potrebbe essere sia Bonelli che Landini, ma ChatGPT si sa, ogni tanto qualche cappellata la fa. «Dribbla ogni ostacolo, calcia e segna», dice la didascalia, mentre la squadra del campo largo sfoggia maglie rosse con niente di meno che falce e martello stampate sopra.
L’immaginazione del partito di Meloni è talmente vivida da farci viaggiare nel tempo, fino a catapultarci niente di meno che prima della svolta della Bolognina. Del resto, tra Storia infinita, statuette di Gandalf e collezioni di angeli lo sapevamo che la fantasia con tratti nerd alla Presidente non manca. E mentre l’azzurra Giorgia segna contro quei «poveri comunisti» di berlusconiana memoria, Salvini e Vannacci diventano gladiatori muscolosi nell’imperdibile mostra d’arte di Civitanova Marche a sostegno elettorale del generale intitolata “Patriots Project”.
Neanche il più raffinato cervello analogico avrebbe previsto che il migliore alleato dei partiti conservatori sarebbe stata l’Ia.
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