Commenti

Il “mercato” delle grazie non è un vizio di Trump ma un problema di sistema

  • Nelle ultime ore della presidenza Trump è tornata in auge la discussione sul “presidential pardon”, il potere presidenziale di concedere la grazia e di commutare le pene.
  • I dati del dipartimento di Giustizia, che il Pew Forum aveva già riproposto a fine novembre 2020, evidenziavano l’uso limitato delle diverse forme di perdono presidenziale da parte di Trump, in aperto contrasto con le politiche adottate dai suoi predecessori.
  • Fino al 23 novembre, Trump aveva fatto uso dei poteri di clemenza per 44 volte (28 grazie e 16 commutazioni di pena). Nei suoi otto anni di mandato presidenziale Barack Obama ha fatto uso di questo potere presidenziale per 1.927 volte (212 grazie 1715 commutazioni di pena). A fine dicembre i numeri di Trump erano già in salita e navigavano verso i settanta provvedimenti di clemenza.

Nelle ultime ore della presidenza Trump è tornata in auge la discussione sul “presidential pardon”, il potere presidenziale di concedere la grazia e di commutare le pene. L’esercizio di tale potere da parte del presidente degli Stati Uniti può sostanziarsi nella concessione della grazia per reati federali (non statali), ma non cancella il reato dalla fedina penale del reo. Oltre alla pena porta all’eliminazione di alcune sanzioni accessorie, come il diritto all’acquisto delle armi o la perdita

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE