Corea del Nord

Il missili di benvenuto di Kim a Biden non sono una minaccia

Commuters watch a TV showing a file image of North Korean leader Kim Jong Un and U.S. President Joe Biden during a news program at the Suseo Railway Station in Seoul, South Korea, Friday. March 26, 2021. North Korea on Friday confirmed it had tested a new guided missile, as Biden warned of consequences if Pyongyang escalates tensions amid stalled nuclear negotiations. (AP Photo/Ahn Young-joon)
Commuters watch a TV showing a file image of North Korean leader Kim Jong Un and U.S. President Joe Biden during a news program at the Suseo Railway Station in Seoul, South Korea, Friday. March 26, 2021. North Korea on Friday confirmed it had tested a new guided missile, as Biden warned of consequences if Pyongyang escalates tensions amid stalled nuclear negotiations. (AP Photo/Ahn Young-joon)
  • La speranza della leadership nordcoreana è quella di riuscire, attraverso tali azioni minacciose, a ridare vita ad una canale diplomatico con gli Stati Uniti.
  • Una volta riottenuto un posto al tavolo negoziale con Washington, i nordcoreani cercheranno di ottenere l’annullamento, almeno parziale, delle sanzioni.
  • La pressione internazionale ha fiaccato il paese dal punto di vista economico. Solo a frotne di una riduzione delle sanzioni, Kim potrebbe concedere quale smantellamento del programma nucleare.

Ormai è diventata una consuetudine che all’avvio di ogni nuova amministrazione americana la Corea del Nord si faccia notare con azioni eclatanti, come test nucleari o lanci di missili a lunga gittata. Nel caso dell’amministrazione Obama ciò condusse ben presto ad uno stallo sostanziale nelle relazioni bilaterali, mentre il suo successore, Donald Trump, rispose minacciando una severa risposta militare per poi indulgere in un fallimentare tentativo negoziale. Sono ormai vari decenni, quindi, ch

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