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L’universalismo è la lotta per mettere fine al dolore che proviamo tutti

  • Non possiamo provare patimento al posto di un altro, ma esiste un dolore universale che è parte della natura umana e che si trasforma in empatia verso chi soffre: è un grido silenzioso che supplica "non farmi del male”.
  • Ma cosa accade a questo dolore universale quando le vittime acquistano un volto, mostrandosi radicalmente diverse da noi? Sorge un paradosso che dobbiamo affrontare: da un lato vogliamo proteggere l’autenticità delle identità, dall’altro auspichiamo un universalismo di valori.
  • Ma esiste un'alternativa: considerare il radicale antagonismo al dolore come un elemento che appartiene a tutte le culture. Allora l’universalismo diventa la ricerca comune della risposta a una domanda: come possiamo unire le nostre diverse lotte in uno sforzo contro il dolore dell’ingiustizia?

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