- Dopo 54 giorni di udienza, i giudici hanno condannato gli accusati di complicità, distinguendo le posizioni, graduando le pene, tenendo conto della diversità delle prove e delle responsabilità: con l’imputazione per alcuni di terrorismo, per altri di associazione di malfattori. Con pene da 5 anni all’ergastolo.
- È stata data una lezione micidiale al terrorismo. L’obiettivo di chi vi si dedica – eccitandosi in una propria egolatria religiosa o ideologica – è infatti quello di assimilare alla sua brutalità il proprio nemico.
- È a suo modo una “pena esemplare”: crea uno iato fra due campi culturali. Da un lato, il delitto che cerca il suo pretesto propagandistico. Dall’altro, la giustizia dei tribunali dello stato di diritto.
Martedì a Parigi il terrorismo islamista ha ricevuto un colpo mortale. La Francia lo ha trafitto trattando gli accusati del massacro di Charlie Hebdo e degli altri omicidi di cinque anni fa con lo scrupolo giuridico di uno stato di diritto. Dopo 54 giorni di udienza, i giudici hanno condannato gli accusati di complicità, distinguendo le posizioni, graduando le pene, tenendo conto della diversità delle prove e delle responsabilità: con l’imputazione per alcuni di terrorismo, per altri di associaz



