Grande indignazione per le frasi aberranti di Mohamed Shahin che, per questo, è stato recluso in un Cpr con minaccia di espulsione. Ma niente da dire sugli scritti antisemiti pubblicati da Passaggio al bosco. Il tutto mentre s’avanza la proposta illiberale di punire «la produzione e la diffusione di serie televisive che mitizzano personaggi reali o immaginari delle varie associazioni criminali di stampo mafioso conosciute nel territorio nazionale»
Se alla fine di quest’anno così difficile ci si vuole proiettare nel futuro immediato, la vicenda dell’imam di Torino può fornire illuminazioni. Mohamed Shahin, predicatore musulmano, presente sul suolo italiano da una ventina di anni, è stato colpito da un provvedimento di espulsione del ministro dell’Interno, ai sensi dell’art.13 del testo unico sull’immigrazione del 1998, come «minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica». Alla base del provvedimento un commento pubblico sul 7 ottobre. In p


