Il piano del tycoon accolto da Netanyahu fa scorgere nuovi posizionamenti tattici, che potrebbero consolidare la possibilità di una fine della guerra. Ora, parola va a Hamas, ma anche a Yair Lapid e a Benny Gantz
L’accettazione del piano Trump per porre fine alla guerra di Gaza ci fa anzitutto capire che Benjamin Netanyahu, impossibilitato a fare altro per l’opposizione dei paesi arabi (che già lo hanno portato ad archiviare i deliri propagandistici di un’annessione della Cisgiordania e il wishfull thinking di un qualche trasferimento forzato nei propri confini) ha trovato il nuovo strumento su cui puntare per presentarsi vittorioso di fronte al paese: la pace. Naturalmente, in caso Hamas accettasse, in



