- Ha senso un’altra norma incriminatrice? non bastano i reati “comuni” già esistenti?
- Non è pericoloso avere una norma che introduce conseguenze penali e che è così vaga?
- Qual è il discrimine tra la libera espressione di un’opinione e l’espressione di un’opinione penalmente rilevante in quanto discriminatoria?
Nella miriade di argomenti nel dibattito che sta accompagnando l’iter al Senato del ddl Zan ce ne sono tre che meritano una più attenta riflessione. Il primo di questi argomenti suona più o meno così: ma ha senso un’altra norma incriminatrice? Non bastano i reati “comuni” già esistenti? Il sistema penale considera non tanto la condotta materiale, quanto l’offesa a un bene giuridico (inteso come bene-valore meritevole di tutela), e possono esserci diversi reati (e diverse cornici di pena), se



