Ci si sarebbe attesi una qualche reazione a una premier da settimane alla macchia, che si riaffaccia ribalda al congresso del sindacato, usandolo per fare propaganda politica e scavare solchi tra le diverse sigle sindacali
Ho reagito con una certa incredulità nell’assistere alla celebrazione del feeling tra la premier Giorgia Meloni e i vertici Cisl, tra il governo più di destra della storia della Repubblica e il sindacato che fu di Giulio Pastore e di Pierre Carniti. Non credo che a darne ragione basti l’evocazione del valore dell’autonomia e dello spirito negoziale che qualificano la cultura e la tradizione di quel sindacato. E che semmai suggerirebbero una qualche cautelosa distanza. Già sulla stretta materia c



