- Nella giornata del 7 ottobre è andato in scena un pasticcio normativo, con diverse fonti del diritto e relative prescrizioni che si intrecciavano vicendevolmente Tra decreto-legge, delibera di proroga dello stato di emergenza, decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm) si è fatta una gran confusione.
- Il Consiglio dei Ministri ha prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021. Nella stessa data, il Governo ha emanato un decreto-legge che, tra le altre cose, consente al Presidente del Consiglio di continuare a prescrivere misure per arginare il virus, incluso l’obbligo della mascherina, che però è stato reso vigente sin d’ora.
- Se è vero che l’ignoranza della legge non è una scusante, quali scusanti ha un governo nel creare una situazione normativa che, se è difficile da districare per un giurista, sicuramente non è facile da comprendere per tutti gli altri? Il garbuglio creato può forse definirsi certezza del diritto?
Nella giornata del 7 ottobre è andato in onda un intreccio normativo, con provvedimenti diversi - decreto legge, delibera di proroga dello stato di emergenza, decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm) - e relative prescrizioni non sempre distinti chiaramente. Serve reperire i pezzi del puzzle, per fare gli incastri giusti. Il 7 ottobre sarebbero scadute le misure per «contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19», disposte con il Dpcm del 7 settembre scorso, quindi serviva rinn


