Anche notizie minori segnano sviluppi dirompenti. Peter Thiel, abile investitore in Paypal e Facebook lancia con 10 miliardi di capitale, Bullish Global, un mercato ove si trattano criptovalute. Esse sono di diversi tipi, agganciate a dollari o euro, o “astratte” come il Bitcoin, pensato da un Satoshi Nakamoto che pare nemmeno esista. Questo va estratto, come da una miniera, ma solo in quantità limitata, con complicati calcoli e grande spreco d'energia.

La Silicon Valley nacque dall'incrocio fra le conoscenze tecniche dei padri, dirigenti nell'industria militare, e le idee dei figli, consumatori di Lsd. Qualche decennio dopo i successori stan cambiando faccia al pianeta; a credere che sia per il meglio ci vuole troppo ottimismo. Al fondo della società Usa corre una vena libertaria aliena alla norma, un'anarchia senza solidarietà, per cui ognuno è solo, non esiste la società (Margaret Thatcher).

Il motto di Mark Zuckerberg (Facebook) è: Và veloce, spacca cose. È improbabile che giovani, come lui, Thiel, Elon Musk (Tesla) o altri, dotati di smisurata ricchezza, potenza e spregiudicatezza, si ritirino ai Caraibi a meditare e fare surf. Più probabile che, certi di dovere (e potere) farlo, vogliano continuare a plasmare il mondo a propria somiglianza (e profitto). Di noi san quasi tutto, molto più di qualsiasi Stato, con quelle ricchezze possono realizzare i sogni di ogni dittatore e non devono, per ora, neanche cercar voti.

Il Bitcoin, come altre criptovalute, si propone agli investitori quale rifugio dall'inflazione e dai capricci degli Stati che da decenni, senza più legami con l'oro, creano valuta a piacere (Fiat money). Tra alti e bassi delle quotazioni, l'idea prende quota, anche gli investitori istituzionali iniziano a trattarlo. Il successivo passo, all'utilizzo delle criptovalute quale mezzo di pagamento, è breve. Nel 2019 Facebook ha lanciato la criptovaluta Libra, salvo fare macchina indietro davanti alle reazioni degli Stati, in attesa di tempi propizi.

L'erratico Musk prima apre al pagamento delle auto in Bitcoin, poi fa retromarcia scoprendo che in un anno estrarre Bitcoin consuma energia quanto l'Olanda! In passato annunciò anche un'offerta di acquisto delle azioni Tesla sul mercato, tirandosi subito indietro. L'organo di controllo Usa lo sanzionò; non riesce a mettere in riga chi le regole non solo le vìola, proprio le ignora. Ora egli esterna in libertà su Bitcoin e Dogecoin, altra criptovaluta, facendone scendere e salire i valori, senza conseguenze.

La moneta simboleggia la fiducia fra cittadini e nello Stato che, emettendola non ammetterà di essere soppiantato. Questo è però il sogno occulto dei megalomani, affiancarla, magari superarla. Sarebbe la rivoluzione libertaria dei super-ricchi, pronti al momento giusto ad afferrare il potere perso da Donald Trump, davanti a loro un piccolo costruttore spiantato.

Ricordiamo quanto scrisse nel 1835 Alexis de Tocqueville: «Io penso che... l'aristocrazia industriale sia una delle più dure che siano mai apparse sulla Terra, ma al tempo stesso una delle più ristrette e meno pericolose. Tuttavia, proprio verso questa parte gli amici della democrazia devono volgere lo sguardo e diffidare perché, se la disuguaglianza permanente delle condizioni e l'aristocrazia dovessero di nuovo penetrare nel mondo, lo faranno da questa porta» (La democrazia in America).

Dopo quarant'anni di deregulation, qualcuno riesce ad essere più forte di tanti Stati. Ora il Covid impone una pausa all'escalation, ma guardiamo bene da quella parte!

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