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Intelligenze e scemenze artificiali, si evolveranno anche gli utenti?

  • È l’ora di interlocutori automatici capaci di “inventare” composizioni, immagini, discorsi a partire da come ogni singolo utente glieli chiede. Per ora il servizio è gratuito, ma solo per seminare dipendenza in vista dello spaccio a pagamento.
  • Una volta che l’utente le dà l’esca, la macchina raduna gli schemi che “conosce” e li dispone nel modo che, secondo le sue statistiche, va per la maggiore. L’output è sempre ragionevole e forbito, ma il contenuto può essere sbagliato. Quindi sono sistemi che non producono opere, ma bozze.
  • Dal brulicare di intelligenze artificiali di stampo post specialistico e, per così dire, “generaliste”, traspare il tradizionale modello di business: profilarci ancora meglio e incassare ricavi rivendendoci.   

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