Commenti

Iran, a che punto è la protesta del movimento senza nome contro il regime?

  • L’assenza di leadership costituisce una debolezza evidente del movimento: prima o poi, lo spontaneismo senza organizzazione lascia spazio a stanchezza oltre che alla divaricazione delle motivazioni mobilitanti.
  • Necessità e fase, inducono il regime a tentare di fermare la rivolta, alternando  repressione e inclusione controllata. Offrendo agli oppositori un’ultima chance in cambio della loro neutralizzazione politica.
  • Le donne -  che oggi costituiscono la maggioranza di chi ha una laurea e occupano posti di responsabilità  nella società  e nel sistema politico - sono, infatti, il vero motore del mutamento sociale: anche sul delicato terreno della privatizzazione della religione.

A che punto è la rivolta in Iran? Recenti avvenimenti mandano segnali da decrittare attentamente. Perché  mostrano la strada imboccata dal regime per  “sopire e troncare” la protesta e , allo stesso tempo la prevedibile fase di debolezza  attraversata da quest’ultima.  Dopo che l’ayatollah Ai Khamenei ha annunciato, nei primi giorni di febbraio, in occasione del quarantaquattresimo anniversario della vittoria della Rivoluzione islamica, un provvedimento di grazia che riguarda anche parte dei

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE