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Dagli Houthi allo stretto di Hormuz: i prossimi scenari della crisi

Dopo l’incursione dei B-2 americani sui siti nucleari iraniani, la situazione nella regione è incendiaria. Gli iraniani potrebbero mettere nel mirino le basi americane in Medioriente – in particolare in Iraq, dove contano su proxies armati. O possono spingersi alla temuta chiusura del canale, generando ripercussioni economiche globali. A loro volta i fidi Houthi possono rendere ancora più rischioso l’accesso al Mar Rosso. Con l’incognita ulteriore del terrorismo

Trump si accoda a Netanyahu e attacca l’Iran, catapultando l’America, e non solo, in una guerra. Dopo i bombardamenti su Fordow, Natanz e Ispahan – che colpiscono le infrastrutture tecnologiche del nucleare iraniano ma, secondo Teheran, non intaccano gli stock di uranio arricchito, trasferiti altrove –, i Pasdaran reagiscono affermando che la guerra «inizia solo ora». Parole che preludono a un incontrollabile incendio nella regione: quando la lotta è percepita come «esistenziale», e lo è per ent

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