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Israele e Hamas, le instabilità incrociate che mettono a rischio il piano di pace

L’accordo volto porre fine alla guerra di Gaza vivrà il suo turning point nella fase due, dove è previsto il disarmo del gruppo islamista. Chi manderà uomini e mezzi dentro la Striscia per realizzare l’imprescindibile obiettivo? E davvero la comunità internazionale ha intenzione di inviare uomini e mezzi? Comunque, tra i molti motivi di pessimismo, ce n’è qualcuno decisivo di ottimismo

Se si osservano gli sviluppi del piano Usa da una prospettiva macroregionale due, pochi ma buoni, sono i motivi che inducono all’ottimismo: per la prima volta è stata accettata una roadmap che preveda un dopoguerra (la vera differenza rispetto al cessate il fuoco dei primi mesi del 2025) la chiara volontà dell’area tutta di stabilizzare il Medio Oriente attraverso l’asse sunnita-israeliano. Prospettiva che si proietta sui prossimi decenni. L’ottimismo della volontà non spegne, però, il pessimism

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