Il bingewatching genera astensionismo

La campagna elettorale senza talk show potrebbe fare bene anche alla politica

The big screen displays a VAR review message during the Italian Cup final soccer match between Juventus and Inter Milan at the Stadio Olimpico in Rome, Italy, Wednesday, May 11, 2022. (AP Photo/Alessandra Tarantino)
The big screen displays a VAR review message during the Italian Cup final soccer match between Juventus and Inter Milan at the Stadio Olimpico in Rome, Italy, Wednesday, May 11, 2022. (AP Photo/Alessandra Tarantino)
  • La politica che diventa un genere, un linguaggio, con i suoi bassi costi di produzione risponde all’invecchiamento sistemico della televisione generalista e la crisi dell’editoria post-digitale.
  • Un effetto inversamente proporzionale della politica raccontata in quantità e modalità “binge watching” è il crescente astensionismo
  •  I politici diventano volti popolari al pari di personaggi dello spettacolo e dello sport, ma il cittadino si abitua a essere spettatore anche quando ha l’occasione di dire la propria.

I giornali internazionali si sono sorpresi per un paese che, in piena crisi internazionale, rinuncia a Mario Draghi. Ma corrispondenti esteri e commentatori a Parigi, Londra e Madrid poco frequentano la moviola politica italiana, il Var che esalta e amplifica ogni minimo movimento. Chi conosce il calcio sa che il Video Assistant Referee può aiutare a determinare l’oggettività dei fatti, ma la stessa tecnica di dettaglio e tempo dedicato alla scena politica, rischia invece di confondere. Det

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE