il commento

La condanna di Marine Le Pen: perché nessuno ricorda la nuda verità dei fatti?

È bene ricordare che l’indagine è nata nel 2015, non ad opera della magistratura francese, bensì dell’Olaf, ufficio europeo per la lotta antifrode che indaga sui casi di frode ai danni del bilancio dell'Ue e sui casi di corruzione all'interno delle istituzioni europee. Che hanno rivelato che i funzionari lepeniani non avevano mai messo piede a Bruxelles

Vediamo di esaminare sine ira ac studio la vicenda processuale di Marine Le Pen, conclusa con la sua condanna a quattro anni di reclusione e soprattutto con il bando per cinque anni da incarichi pubblici che le potrebbe costare la presidenza della repubblica. Nella valanga di dichiarazioni e proclami manca ogni riferimento alla “nuda realtà dei fatti” che parlano da soli. Innanzitutto è bene dire che l’indagine è nata nel 2015, non ad opera della magistratura francese bensì dell’Olaf, ufficio eu

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