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La controrivoluzione fiscale di Meloni va contrastata con forza nel paese

  • La riforma fiscale del governo è una vera controrivoluzione, che premia i redditi più elevati e le rendite, mettendo a rischio il finanziamento dei servizi pubblici essenziali e il raggiungimento degli obiettivi di recupero dell’evasione fprevisti dal Pnrr.
  • Le buone intenzioni sull’uso delle banche dati sono svuotate dall’idea tremontiana del concordato preventivo biennale: il rischio è introdurre nell’ordinamento un condono preventivo permanente.
  • Il punto di partenza è pessimo: per molti versi, è il contrario di quello che servirebbe per rilanciare lo sviluppo economico e ridurre le disuguaglianze sociali di cui soffre l’Italia. È questo il motivo più importante per contrastarlo con forza nel paese.

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