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La crisi climatica non è democratica, ma la nostra risposta può esserlo

Foto Beltrami/LaPresse 07 -12 -2022 Milano, Prima Della Scala, manifestazioni in Piazza Nella Foto: tentativo dei manifestanti di sfondare il blocco in Piazza Scala Photo Claudio Furlan/LaPresse 07 -12 -2022 Milan, Before Della Scala, demonstrations in the square
Foto Beltrami/LaPresse 07 -12 -2022 Milano, Prima Della Scala, manifestazioni in Piazza Nella Foto: tentativo dei manifestanti di sfondare il blocco in Piazza Scala Photo Claudio Furlan/LaPresse 07 -12 -2022 Milan, Before Della Scala, demonstrations in the square
  • Durante la pandemia si è deciso dall’alto che per proteggere la salute di una parte, più anziana e più fragile, di popolazione dovevano cambiare le abitudini di tutti.
  • All’improvviso, in una società estremamente individualista, è diventata centrale la comunità. A tratti forse si è esagerato, però ha funzionato.
  • Ecco, forse dovremmo ragionare in questo modo quando si parla di crisi climatica.

L’azione di pochi giorni fa di Ultima Generazione ha avuto il merito di dissodare questioni complesse e suscitare dibattito. La protesta, in questo caso specifico, verteva sulle scelte di politica energetica del governo: evitare nuove trivellazioni e non riaprire le centrali a carbone. Dietro questi obiettivi però ci sono istanze molto più grandi: l’attivismo climatica spinge verso cambiamenti enormi. Secondo Gianfranco Pellegrino, in questo senso la disobbedienza civile è insufficiente perch

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