l’editoriale

La cultura politica che non c’è. Il peccato originale dei dem

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein durante un evento elettorale con la candidata per la coalizione di centrosinistra alla carica di sindaca di Genova, Silvia Salis nel quartiere di Sestri Ponente a Genova, 31 marzo 2025. ANSA/LUCA ZENNARO
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein durante un evento elettorale con la candidata per la coalizione di centrosinistra alla carica di sindaca di Genova, Silvia Salis nel quartiere di Sestri Ponente a Genova, 31 marzo 2025. ANSA/LUCA ZENNARO

Non essendo mai riuscito ad amalgamare il meglio delle culture politiche riformiste italiane, il Pd ha la sua maggiore, spesso non riconosciuta, debolezza nella sostanziale mancanza di una cultura politica sufficientemente robusta e condivisa nei suoi gruppi dirigenti e fra i suoi parlamentari e governanti

Schedare i dirigenti, i parlamentari nazionali e i parlamentari europei del Partito democratico per stabilirne vicinanza/lontananza politica rispetto alla segretaria Elly Schlein e al presidente Stefano Bonaccini è operazione giornalistica tanto frequente quanto sterile. Registra l’esistenza di un partito pluralistico, anche frammentato, però rappresentativo di una molteplicità di preferenze ed esigenze presenti nella società italiana e non riducibili alla schematica contrapposizione, sostanzial

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