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La fine della globalizzazione non eviterà una crisi alimentare nei paesi poveri

  • Si parla molto di “fine della globalizzazione” o di processo di de-globalizzazione, nel senso che l’inaffidabilità della Russia come partner commerciale e finanziario nei prossimi anni e la lezione della pandemia sull’importanza dell’autosufficienza stanno spingendo le catene di fornitura globali a riorganizzarsi su basi regionali e non più globali.
  • Le tensioni sulla filiera agricola e alimentare sono molti, vanno dalla disponibilità di alcune materie prime a quelle dei fertilizzanti, cruciali per la produttività del settore, al costo crescente dei noli e dello stoccaggio.
  • La crisi alimentare ed economica che si sta preparando nei paesi in via di sviluppo renderà difficile isolarsi, per noi la globalizzazione è un’opportunità commerciale, per altri l’unica speranza di sopravvivenza e di fuga da carestia e miseria.

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